Provate per voi le Reebok All Terrain Super 2.0
Reebok continua a puntare forte sul settore delle mudrun e delle obstacle race come naturale passo di chi vuole mettere alla prova le proprie attitudini e il proprio benessere dopo essersi già messo alla prova in una box Crossfit o con allenamenti funzionali in genere.
La gamma delle scarpe Reebok a disposizione aumenta e decisamente migliora, non fosse altro che per il motto Be More Human che caratterizza l’ultima comunicazione del marchio.
Le All Terrain Super 2.0 sono scarpe decisamente minimaliste. Anche da bagnate riescono a pesare appena 322 grammi. Sono quindi scarpe molto leggere con una tomaia (la parte superiore della scarpa) ridotta al minimo. I lacci sono semplici e in materiale sintetico, molto sottili e all’apparenza resistenti. Non sono belli ma forse è il modo per evitare di far loro assorbire altra acqua e quindi peso. Manca il forellino per i lacci sul collo del piede che in caso di piedi lunghi potrebbe aumentare la stretta e quindi la confidenza tra scarpa e piede.
La tomaia non assorbe praticamente acqua e ad una repellenza è stata preferita una massima traspirabilità. Ovvero l’acqua non viene respinta ma viene lasciata libera di entrare e dunque uscire a piacimento. Anche la linguetta è minimal.
La suola offre un ottimo grip generale sul bagnato, sul terreno sconnesso, sulla pietra e nel fango. Le alette e i tasselli che compongono la suola sono omogenei e bilanciano la scarpa nel momento dell’appoggio a terra. Sul terreno duro anche se non asfaltato dopo gli 8 km abbiamo cominciato a percepire al momento dell’appoggio del piede la composizione della suola, come se il peso non fosse distribuito su tutta la superficie. Questa in effetti è una caratteristica di molte scarpe minimal e probabilmente viene rafforzata da una suola volutamente rigida per offrire l’adeguata resistenza su terreni irregolari e sugli ostacoli.
Presenti i caratteristici fori di drenaggio dell’acqua che fanno il loro molto utile dovere. La soletta è estraibile per una migliore pulizia e asciugatura.
L’impressione è quindi di un piede ben protetto nel contatto col suolo, non eccessivamente sostenuto dalla struttura superiore della scarpa che resta leggerissima e in compenso tutto ciò consente una elevata maneggevolezza e un ottimo controllo del piede, avvolgendolo con tessuto senza cuciture.
La suola è indubbiamente facile da pulire e non trattiene che poco del fango che si trova ad incontrare.
Consigliate quindi per mudder non troppo pesanti, per chi cerca il minimo peso, per corse offroad e molto bagnate. Si sono comportate bene anche sull’asfalto ma non sono adatte ad una corsa che si svolga principalmente su asfalto (tipo Fisherman per capirsi).