ci si prepara a gare difficili facendo gare difficili o con allenamenti difficili?
Se a rispondere fosse un immaginario preparatore che vuole venderti i propri servizi la risposta ovvia sarebbe con gli allenamenti giusti. La frase fatta è che in gara si va solo a ritirare quanto hai sudato negli allenamenti.
In realtà la nostra disciplina è ancora talmente giovane che non esiste una metodologia unica. Sicuramente sappiamo che serve correre ma non basta. Che serve avere grip ma che non basta. Che serve molta determinazione ma che non basta.
Insomma non è facile.
Recentemente il post di un atleta di punta del mondo OCR ha detto le stesse cose. O per lo meno abbiamo capito cosi
Ci si prepara ad una gara di livello internazionale sopratttutto allenandosi sugli ostacoli.
Non ci si lamenta delle gare facili, le si vince. Se sono davvero facili.
La nostra disciplina è in movimento, probabilmente gli ostacoli sono arrivati al giusto livello di diufficoltà o comunque non pare ragionevole che la difficoltà intrinseca dell’ostacolo aumenti notevolmente.
Ci possono essere altri fattori esogeni che rendano un ostacolo normalmente fattibilie in un ostacolo insuperabile (senza olio d’oliva). Pensiamo ad un quarterpipe sotto la pioggia o a un banale mutlirig fangosa oppure ancora a un tratto in acqua quando fa molto freddo.
Allora se per gli atleti al top della propria categoria non è più in discussione se tutti gli ostacoli siano superabili ma in quanto tempo, quanto velocemente, si riesca a superarli tutti.
Entra in gioco la velocità di esecuzione e la capacità di non fare sbagli. Se si vuole vincere, ovvio.
Facile a dirsi, ma a farsi?
Come fanno i triatleti a preparare gare importanti? Si allenano, preparano a casa i cambi, ripassano mentalmente gli schemi o il tracciato. Si predispongono a lunghe fatiche ricreando gli ambienti della gara. Si chiamano allenamenti.
Li fanno in tutti gli sport. Certo ce ne sono di piu mirati (di allenamenti) di altri e forse anche di piu efficaci ma sono utili.
Ora poi che ci sono tanti campi in Italia forse si ha anche il modo di allenarsi a dovere.
Bisogna esecritarsi, provare, provare provare provare provare … poi ci si riesce bene
Anche questa non è una novità