Nome svedese, dal suo paese di origine, ma entusiasmo ed energia pugliesi. Per questo la 44enne tarantina Catarina Mariella, istruttrice di fitness e mamma di tre ragazzi, è stata scelta come ASICS FrontRunner.
La sua passione per le OCR è nata per caso, curiosando in rete, quando la sua attenzione è stata rapita da una foto: una meravigliosa ragazza sporca di fango che scavalcava un muro. La didascalia invitava a correre, strisciare e saltare. Così decise che avrebbe partecipato alla sua prima gara.
“Dopo solo 5 mesi di corsa e allenamenti, rigorosamente per strada con ostacoli di fortuna, ho fatto la mia prima Spartan Race nel 2016 classificandomi tra le prime dieci. In seguito ho deciso di gareggiare nella categoria élite qualificandomi per i Mondiali e per gli Europei per due anni di seguito. Partecipando ad altre gare ho ottenuto anche la qualificazione agli OCR European Championships“.
Perché questo sport ti ha così coinvolto?
“Non avevo mai corso se non per sfuggire a mia madre da piccola, ma dal primo passo ho capito che non avrei più smesso. Avevo trovato finalmente qualcosa che mi permetteva di tornare ai tempi in cui il mondo mi sembrava infinito, in cui se vedevo una mela sull’albero dovevo arrampicarmi a prenderla. Anche i miei figli di 5 e 6 anni sono già molto bravi ad arrampicarsi e correre e adoro vederli crescere a contatto con la natura. La figlia più grande, che ha già 26 anni, è invece l’esatto contrario della mamma”.
Come e quanto ti alleni?
“Di solito quando i miei figli sono impegnati in altre attività oppure quando dormono alle 5.30/6 del mattino, correndo 10 km per 4 volte alla settimana tra trail e strada. In palestra mi alleno due volte al giorno, con functional training, pump e boxe. Quando ho tempo corro al bootcamp allestito un anno fa insieme ai miei compagni di gare, tra monkey bar, rope climb, tyre flip e tutti quei giochi che piacciono a noi runner ‘sporchi’. Li abbiamo costruiti con l’aiuto di tutorial e recuperando materiali in giro“.
Perché sei stata scelta come ASICS FrontRunner?
“Per me è stata una vera sorpresa. Forse cercavano una frontrunner fuori dagli schemi oppure per il mio grande entusiasmo nel coinvolgere più gente possibile al movimento, che sia in palestra o in strada. Il mondo è la mia palestra, non ho bisogno di particolari strutture, a volte basta un muro, una scalinata“.
Quali scarpe utilizzi e consigli per le OCR?
“Attualmente alterno ASICS ALPINE-XT Review e ASICS Gecko, in base alla distanza da percorrere. In assoluto le migliori che abbia mai avuto“.
Cosa diresti agli amici runner per convincerli a correre una OCR?
“Gli amici runner non ci vedono di buon occhio. Scherzosamente ci lanciamo delle sfide: io sono capace di correre una mezza maratona e tu sopravvivi a una OCR? Devo dire che se la cavano egregiamente“.
In Puglia quale è l’interesse verso questa disciplina?
“L’attenzione è cresciuta a dismisura. Apulia OCR Series è una bellissima realtà contornata da numerose corse a ostacoli sparse in tutta la regione, come Neanderthal Obstacle Race, FICS OCR Stadium, TemplaRace, Spartan Race, Enjoy Run. E poi la Puglia è così bella che puoi correre da gennaio a dicembre. Spero che il movimento possa essere riconosciuto come disciplina sportiva. Non siamo fulminati che si tuffano nelle pozzanghere. Dietro ogni gara c’è una preparazione dura e sfiancante, mani spaccate e gambe doloranti. Le OCR non sono missioni impossibili, ma corse alla portata di tutti con l’adeguata preparazione”.
Le tue prossime gare?
“Dopo l’Iron Cross Strong, sarò alla Spartan Race il 20 ottobre a Taranto e alla Extreme Race l’11 novembre“.