La prima volta non si scorda mai, c’è poco da fare…..
Volete sapere come è andata la mia?
Bene, allora mettetevi comodi e partiamo dalla genesi.
Il tutto è nato con un semplice whatsapp letto durante una cena tra amici arrivato da parte di un collega diventato poi amico. Il whatsapp recitava in modo perentorio: ci vieni? E sotto un link. Apro quindi il link e leggo “Strongman Run 2013”. Tra me e me penso …”eccoci, ora dove mi porta questo grullo (n.b. pazzo, per i non fiorentini)”. Corsa, 19Km, in Trentino, con ostacoli…….. ma questo è fuori !!!
Detto adesso tra me e voi il timing non poteva essere peggiore: pensare di accettare di fare una pazzia simile mentre si gusta del buon pesce è fantascienza , eppure non mi è venuto spontaneo dire “no grazie ma non fa per me una roba del genere”.
Ho risposto che ci avrei guardato e sono tornato al mio Muller Turgau.

Allora è deciso! Farò una Mudrun! C’è solo un problema: non ho mai corso più di 10 Km in vita mia e devo farne 19 con gli ostacoli??!! Devo ammettere che ero un pò preoccupato, ma come per tutte le cose finchè non si prova non si può sapere.
Trovato un altro compagno di avventura (oltre a colui che me l’ha proposto, che tuttora ringrazio) è partita la fase preparazione.
Per capire al meglio questa parte è necessario introdurre un nuovo elemento in questa storia: la competizione giocosa con il collega/amico che mi aveva inviato il famoso whatsapp.
Dopo che gli ho detto che avrei partecipato ha cominciato a proporre scommesse sul chi sarebbe arrivato prima proponendo vere e proprie “punizioni corporali”, come il tingersi i capelli di biondo platino. E’ iniziata quindi una pressione psicologica, una guerra di nervi fatta di whatsapp sibillini con i tempi dell’ ultima corsa di 10Km, quanti Km ho fatto in un’ora, quante piastre di acciaio ho rotto con la fronte, etc. . 🙂 . A ripensarci ora ancora ci rido su.
Spinto dalla voglia di batterlo ad ogni costo, soprattutto perchè sono 10 anni più giovane, ho iniziato 2 settimane di allenamento. Mi sono allenato correndo tutte le sere al rientro da lavoro insieme al mio amico (grazie Simone): alternavo la corsa con degli scatti, gradoni, giorni mischiavo la corsa ad esercizi fisici come flessioni e addominali e giorni in cui provavo la distanza. Mi ricordo ancora il sabato pomeriggio quando ad una settimana dalla gara ho corso per la prima volta in vita mia per 15 Km. La soddisfazione si preannunciava grande.
Il giorno prima della gara niente allenamento, c’è da scaricare e da far riposare i muscoli. Così io e Simone ci siamo concessi una sauna come se fossimo due veri professionisti per sfiammare la muscolatura un pò indolenzita dagli allenamenti.
Infine la sera, pur essendo venerdì, a letto presto come veri atleti poichè la mattina dopo la sveglia ci attendeva alle 7 per partire alla volta di Rovereto (TN). Dopo una buona dormita mi sono svegliato come una molla (cosa più unica che rara per chi mi conosce) e in seguito ad una colazione da campione olimpico mi sono messo in macchina con un abbigliamento tipo Micheal Phelps prima della gare, tutone e cuffie in testa.
Ringrazio mio padre per avere accompagnato me e Simone fino a Rovereto (TN) sorbendosi più di 600 Km in una giornata. Devo dire che è stato estremamente utile poter riposare durante il viaggio, che è stato tranquillo e con non molte parole perchè la concentrazione mia e di Simone cresceva chilometro dopo chilometro: non potevamo arrivare dietro !!
Dopo circa 3 ore di viaggio eccoci arrivati a Rovereto e subito la prima impressione entrando in paese è stata quella di una grande professionalità ed organizzazione in un’aria di festa e divertimento. Dopo una breve coda al villaggio per ritirare la pettorina ed il pacco gara abbiamo mangiato qualcosa e poi ci siamo andati a cambiare. Alle 13 e 30 ero insieme ad altre 5000 persone pronti a partire.
Dovete provare la sensazione della partenza….. è una vera e propria festa!!
Musica, speaker, persone vestite nei modi più improponibili e gambe tese pronte a scattare. Giusto per rendere l’idea vi dico solo che una persona dietro di me in partenza portava sulle spalle una damigiana piena di spritz dotata di erogatore che mi ha gentilmente offerto avvicinandola alla mia bocca !!!
C’erano persone da tutta Italia e anche dall’ estero (perfino un australiano!) vestiti nei modi più incredibili! Solo per citare alcuni mentre correvo ho visto un Gabibbo, degli alieni, persone in giacca e cravatta e persino dei becchini. Capiamoci c’è anche chi, come il sottoscritto, si è presentato con una semplice tenuta da running… 🙂
A pochi secondi dalla partenza l’adrenalina era al massimo e il pensiero che scorrevo fisso nella mia testa era: “ Mah..19 km con ostacoli, speriamo bene! No, no ..ce la devo fare e devo pure arrivare prima del mio collega sennò lunedì in uffico non farò vita!”
Finalmente lo sparo..si parte…inizia l’avventura. Il percorso era formato da 2 giri con diversi ostacoli per cui la strategia era quella di fare il primo giro non al massimo per vedere di cosa si trattava e poi spingere al secondo. Il primo giro è stato splendido: correre insieme a tutte quelle persone, scavalcare balle e muri di fieno, sormontare penumatici, fango, schiuma e perfino una piscina olimpionica non ha prezzo .
A proposito non so se avete mai provato ma correre, gettarsi una piscina, nuotare e riprendere a correre completamente bagnati è una sensazione assolutamente da provare: libertà allo stato puro.
Devo essere onesto, ho avuto anche un momento di difficoltà all’inizio del secondo giro e qui ho visto lo spirito di solidarietà sia da parte degli spettatori, sia da parte di chi corre. Qui aiutarsi in caso di difficoltà è la regola e non l’eccezione!!
Quando ho visto che mancavano 5 km ho capito che ce l’avrei fatta , poi a poco pià di 1 km ho ripreso pure il mio collega e a quel punto l’autostima ha raggiunto picchi vertiginosi. A quel punto mi sembrava di avere una ventola attaccata alla schiena che mi spingeva in avanti.
Gli ultimi 200/300 metri sono stati fantastici. La gioia mia e di Simone per aver finito quella che all’inizio consideravamo un’impresa, poco sotto le 2 ore ci ha permesso anche di fare uno scatto finale per arrivare lanciati sotto il traguardo.
Ce l’avevo fatta, avevo superato le mie aspettative e mi ero divertito un casino.
Tagliato il traguardo la stanchezza non si sentiva e non perchè fosse stata una passeggiata di salute, ma perchè mi ero confrontato con me stesso ed avevo vinto.
Dopo 15 minuti, indossando la maglietta e la medaglia di “finisher” ho incontrato mio babbo con un sacchetto di mele…. inutile dirvi che sono state le più buone della mia vita
Adesso a 2 mesi di distanza provo una enorme nostalgia per quella giornata: la musica, i costumi delle persone, l’incitamento del pubblico e la solidarietà tra i partecipanti.
Non posso far altro che ringraziare quel benedetto whatsapp ed il momento in cui ho deciso di partecipare………… non vedo l’ora di rifare una corsa simile !
Seriamente, date una chance a questa pazzia come ho fatto io e non ve ne pentirete affatto perchè ognuno può correrla come preferisce ed con il proprio obiettivo in testa!
Se avete domande specifiche sulla mia esperienza non esitate a scrivere, sarò più che filice di rispondervi!
PS. Alla fine nessuno si è tinto i capelli di biondo perché siamo praticamente arrivati insieme. 🙂