Si parla molto di Doping ma che cosa si fa
Negli ultimi giorni alcuni tra i più importanti atleti della atletica italiana sono stati al centro di una inchiesta sul doping. Senza entrare nel merito dell’inchiesta può comunque essere l’occasione per fare il punto sulla situazione.

Photo: Dadu Shin
Ne ha parlato recentemente anche OUTSIDE facendo riferimento al banale fatto che dove ci sono premi e gloria ci siano anche personaggi disposti a far di tutto per emergere. OUTSIDE citava soprattutto gli sport per ora minori o non ancora con una storia o una forte organizzazione alle spalle. Ci possono anche essere dei problemi logistici come ad esempio eseguire i test in montagna (ultra trail o arrampicata sportiva).
Ad esempio CrossFit, UltraRunning e Trails che sono sport o discipline emergenti si stanno attrezzando e stanno facendo passi avanti in questo senso. Ma, come dicevamo, anche le MudRun o ObstacleRace devono stare con gli occhi aperti. Sarebbe il caso che le principali catene
Ultrarunning isn’t alone. The OCR World Championships, a fledgling obstacle course race in the genre that includes popular series such as Tough Mudder, was the first of its kind to drug test at its 2014 race in Cleveland, Ohio. “When you start to introduce large prize purses, you are unfortunately are going to get some athletes who may view it as tempting enough to do something that is unethical,” says Adrian Bijanada, the race organizer. He acknowledged testing at the event wouldn’t catch people cheating other times of the year. But he hopes it’s a first step toward more frequent testing of top athletes at other competitive obstacle course events.
Anche per questi motivi l’organizzazione del Campionato Italiano Mud Run si è decisa ad inserire l’articolo 14 nel proprio regolamento
ART. 14 CONTROLLO ANTI DOPING
Tutti i concorrenti possono essere sottomessi ad un controllo anti-doping prima, durante o alla fine della gara. In caso di rifiuto, lo sportivo viene sanzionato come se fosse positivo al doping. In caso di positività al controllo antidoping l’atleta verrà squalificato dalla singola corsa e dal CIMR 2016.
Anche se si tratta di un grattacapo in più per gli organizzatori si farà di tutto per poter portare a termine quanti più test possibile.
Quello che deve passare come messaggio è che nel fango non ci deve essere nessun atleta sporco.
Non si bara. Non serve, non ha senso ed è pericoloso.
Solo i deboli barano.
Non si manca di rispetto a chi si allena duramente, non si evita un ostacolo per arrivare prima, non taglia il percorso, non si fa finta di aver completato un ostacolo. Solo chi da il massimo ottiene il massimo.