Le Winter Spartan sono alle porte, il quesito più comune è: e adesso come mi vesto?
Anche perchè fondamentalmente nessuno ha mai corso Obstacle Race sulla neve e solo l’idea scalda molti atleti italiani.
Ne abbiamo parlato con Manuel Di Geronimo (instagram, Facebook), personal trainer, mudder, atleta OCR, che solo nel 2015 ha partecipato ad oltre 30 corse in tutta Europa.
Vestirsi pesanti e non rischiare il freddo, o vestirsi leggeri per essere più agili e rischiare il tutto per tutto?
Il consiglio generale è quello di vestirsi con le cose giuste (facile a dirsi meno facile a decidersi) e di non sottovalutare il freddo, nemico mortale di ogni atleta.
Scarpe:
Partiamo dal basso, è molto importante che abbiate una scarpa buona che si bagni il meno possibile. Non pensiate di poter correre con le scarpe da OCR classiche, il rischio è di ritrovarsi due ghiaccioli al posto dei piedi e conseguenti problemi a correre.
Consiglio principalmente una scarpa in Goretex, che è molto resistente all’acqua, che magari comunque si bagna, ma che vi assicurerà di arrivare alla fine.
Ma non basta, la scarpa deve essere idrorepellente ma soprattutto la suola chiodata, quindi o comprate una scarpa con già i chiodi imposti o vi invito ad acquistare una sorta di tasselli da mettere a rete sotto una scarpa.
I brand? Salomon propone una scarpa molto mirata, si chiama Snowcross, unico neo, la scarpa è leggermente pronatrice per tutti gli atleti con un appoggio neutro. In alternativa le SpeedCross restano validissime.
C’è un ottimo modello della Inov-8 chiamato Rocklite 282 GXT e le icebug possono dire la loro col modello Anima3 che nasce con una suola (il vero segreto di ICEBUG) che sulla neve è un portento.
Ghette:
Se non volete spendere in scarpe da neve perchè la temperatura al vostro paese non scende mai sotto i 10 gradi potreste valutare un paio di ghette sportive da neve. La Salomon le fa e anche da Decathlon le potete trovare per 15\20€
Calze:
Le calze ce ne sono di mille tipi, tecniche sopratutto ma ciò che mi è stato consigliato è di usare la lana, perché comunque rimane la calza più calda che c’è. Ancora meglio se lunghe e di lana grezza perché assorbe minor quantità d’acqua. Oppure le svedesi GOCOCO con filo in argento
le svedesi GOCOCO
Pantalone e maglia tecnica:
Ci sono tante possibilità di scelta ma ciò che consiglio è qualcosa di prettamente invernale. Personalmente mi sono imbattuto in un brand svedese chiamato Skins. Questo brand è uno dei più venduti al mondo e vieni utilizzato dalla stragrande maggioranza degli atleti del Nord Europa e Canada che corrono generalmente in condizioni similari a quelle che ritroveremo nella nostre winter.
Per l’occasione Skins presenta anche un modello invernale chiamato A200 thermal. Questi hanno la particolarità di essere estremamente caldi e avendo avuto questa grossa fortuna di poterli provare vi posso assicurare che fanno la differenza e che non avrete freddo al vostro corpo come alle gambe.
Busto:
Qui la scelta diventa molto personale. Ero dell’idea che stare caldi fosse di vitale importanza, ma dopo essermi reso conto che un ottimo abbigliamento tecnico fa la differenza vi dico che probabilmente non avrete bisogno di felpe in pile o cose similari di sci/snowboard, questo perché vi tratterranno il sudore addosso lasciandovi raffreddare successivamente. Consiglio quindi un abbigliamento comodo e abbastanza caldo ma di non eccedere in cose estreme. In più ritengo consigliato indossare un k-way o uno shell (guscio protettivo non imbottito) questo perché ci sarà comunque da rotolarsi nella neve e quindi da bagnarsi, in più da non dare per scontato può tranquillamente darsi che nevichi durante la gara.
Guanti:
Questi a mio avviso dopo le scarpe sono la seconda cosa sulla quale investire. Ogni ostacolo sbagliato sono 30 burpees e m’immagino che una fune da arrampicata gelata sia molto scivolosa, idem la monkey bar. Anche qua c’è il forte rischio di avere le mani gelate e il bagnarle non aiuterà la situazione. Se possibile utilizzate guanti in Goretex, come per la scarpa saranno di ottimo aiuto. Unica differenza assicuratevi che abbiano un buon grip questo perché un guanto liscio vi farà scivolare sicuramente. Altrimenti meglio sfilarlo per l’ostacolo.
Ho avuto la fortuna di imbattermi in un brand austriaco specializzato solo in guanti chiamato Eska, il materiale è molto buono e il grip sembra eccellente.
Testa:
Anche qua come per la parte superiore è una scelta molto individuale, coprirsi o non coprirsi dipende da voi ma vi consiglio di coprirvi le orecchie per evitare che col freddo si gelino.
Pre-Post gare:
Rimanere caldi prima e dopo la competizione è sicuramente fondamentale. Ovviamente è consigliato avere con se una giacca termica per mantenere il calore corporeo altrimenti ci sono altri rimedi più di tendenza o più economici.
Nella gare montane, sopratutto nell’est europa si coprono immediatamente con i teli termici, spesso obbligatori per gare di trail o ultratrail. Il costo è irrisorio e la praticità è assoluta.Altrimenti? Di enorme tendenza in Nord Europa, sopratutto in Gran Bretagna è il dryrobe,una giacca impermeabile multiuso creata appositamente per l’OCR e utilissima contro il freddo. Il look non è il suo aspetto migliore e la prima volta che mi sono imbattuto in persone vestite con questo indumento sono rimasto alquanto sorpreso dalla cosa. Successivamente ho scoperto che quasi tutti gli atleti utilizzano l’oggetto oramai un mix tra tendenza e praticità.