Ho incontrato LA BESTIA
Una domenica da paura
Di Veronica Leonardi
Ero alla INFERNO RUN quando ho notato lo stand della gara: “NON è UN TRAIL, NON è UN TRIATHLON, NON è MTB, NON è UNA MUD RUN…….è LA BESTIAAAAA”
Amore a prima vista!
Ho ricevuto un sacco di messaggi in questi giorni, tanti complimenti per la gara ma soprattutto tantissime domande…ok se siete cosi curiosi ve la racconto, ma il prossimo anno dovete venire a farla….
la Bestia
Adoro correre in montagna, mi piacciono le mud run e amo la bici …..adesso posso fare tutte e tre le discipline in una gara unica…non l’ho mai fatto,devo provare….mi iscrivo subito.
I miei compagni di squadra, del Team LMC, non sono molto entusiasti ma proverò a convincerli nei prossimi mesi. Invece niente ,non trovo nessuno che viene con me, anzi proprio l’ultimo weekend di agosto organizzano una bella tre giorni in Val di Pejo vero Roberto Vecchi, Fabio Pacilli, Michele Iacomino, Ilaria Corradini? Vi odio ancora un po’. Per fortuna quel sant’uomo di Montebugnoli Marco si convince ad accompagnarmi e si iscrive nonostante un problemino al ginocchio (non ho insistito molto eh, nooo solo tutti i giorni tre volte al giorno per due mesi) Non vedo l’ora.
La paura di non riuscire a finire la gara c’è ma lì sta il bello.
Finalmente arriviamo a Miane , nella sede della Pro Loco il clima è stupendo…non solo per il sole ma per i tanti volti sorridenti, il via vai dei volontari vestiti con le magliette dell’evento, sembra una spettacolare festa tra le colline delle Pre Alpi trevigiane, nella splendida Valsana. Ecco sto già bene, sono a mio agio, prendiamo i pacchi gara (distribuzione rapida ed efficiente), sistemiamo le bici nella zona cambio e siamo pronti.
C’è gente da tutta l’Italia che partecipa, qualcuno da solo (ORSI) ,qualcuno in staffette da due (LUPI) o da tre (GIAGUARI), il clima è goliardico ma con la giusta concentrazione, necessaria quando si indossa un pettorale, tutti insieme (280 persone circa) partiamo alle 10 in punto dopo uno squillo di corno.
La corsa
Il primo tratto di corsa, su asfalto e in leggera discesa, è molto veloce ma dopo un solo km si entra nel bosco si comincia a salire. Il sentiero è perfetto, ben ripulito e ben segnalato ma la pendenza diventa sempre più impegnativa (dal 12% fino al 22%) prima con la Tenade poi con la Schiena del Drago, dove gli alberi scompaiono e il panorama si apre verso le colline piene di vigneti. Si torna nel bosco per la ripida discesa (16-17%) che ci riporta al villaggio della partenza, bellissimo percorso trail quindi, mi è piaciuto molto.
La bici
Entriamo in zona cambio e sento lo speaker che annuncia l’arrivo della seconda donna orso. (Ma sono io? boh) Non so se ho capito bene, comunque mi fermo al ristoro, subito fuori dalla zona cambio, perché c’è molto caldo e so che è l’unico in tutto il percorso bici. Vedo passare una ragazza orso, poi un altra…oddio devo darmi una mossa. La strada è subito sterrata e sconnessa ma veloce e in leggera discesa, supero tutte due le orse al secondo kmq quando comincia la salita che da Campea porta al Salto della Capra non le vedo più. Va beh basta guardiamo avanti adesso, la salita è durissima, piena di fango e sassi ed è impossibile rimanere in bici… Vedo che scendono tutti quelli davanti a me, allora scendo e comincio a spingere….ma quanto pesa la mia mtb? dopo i 10 km di trail mi sembra un quintale e la salita non finisce più…altro che spingere le balle di fieno alla Farm Run oppure portare i catenoni della Spartan di Milano.. Un po’ pedalo, un po’ spingo la bici e sento la voce della ragazza orso poco dietro di me, mi ha quasi raggiunta ma comincia la salita quasi asfaltata, il tratto finale ,il più pendente di tutti. Il mio compagno scende dalla bici e mi dice “ non ne posso più , ho i crampi, vai vai che ti riprendo in discesa” ok vado, perché se le salite ripide sono il mio forte, le discese …beh quelle un po’ meno…!!
Allora via, su fino alla fine dal Salto della Capra al Cristo tra i boschi, fino alla chiesetta di Ronch ( pendenze fino al 17%) , non vedo più né il mio compagno né l’orsa, comincia la discesa…..molto molto tecnica, curve strette e ripide, fortunatamente sempre ben segnalate da volontari o da cartelli di pericolo. Beh immaginavo non fosse proprio una passeggiata in bicicletta, ma questo percorso è davvero tosto, tracciato dal Miane Bike Team ho poi scoperto che è una parte del tracciato della terribile Prosecchissima. Comunque, ogni tanto stacco un pedale, ogni tanto freno, arrivo viva alla fine della discesa, mi supera la ragazza bionda che mi ha tampinato tutta la gara, ultimo km in mezzo ai vigneti e arriviamo alla zona cambio, lei prima di me. Il mio compagno non si è visto …cosa faccio lo aspetto? ma no dai se non mi ha raggiunto in discesa forse si è fermato per il ginocchio, non posso aspettarlo, vado a prendere la bionda.
Gli ostacoli
Mi infilo le scarpe e parto…oddioooo gambe pesantissime, subito la salita e i passaggi nel fiume, i copertoni, le balle di fieno da scavalcare, le fangaie da attraversare, due muri fatti con i tronchi, un passaggio in acqua schiena a terra i tronchi da trasportare, il passaggio sotto una rete… Ma chi vado a prendere che non mi girano le gambe????? mi arriveranno le altre da dietro piuttosto… Il percorso di 3,3 km è da ripetere tre volte, mi ricorda un po’ quello della Parmigiano Reggiano Hard Run . Gli ostacoli sono veramente semplici, ma vi assicuro che dopo il trail e la bici diventano molto faticosi….E i ragazzi della Goduria vien da Sparta, che sono sicuramente più esperti di me, spero possano confermare.
I volontari controllavano scrupolosamente e sorvegliavano ogni ostacolo facendo tornare indietro i concorrenti se per caso tentavano di evitarlo. Inizio il secondo giro e comincio a riempirmi la testa di pensieri, due tra tutti: uno-non vedo Marco, secondo me da domani sono single…due-domattina vorrei rimanere a letto invece di andare a fare lezione..Mentre penso le gambe riprendono a girare, sto meglio, la bionda rallenta, la vedo sempre più vicina, sto per raggiungerla ma vedo che comincia a camminare poi si ferma……!! La affianco ma non la supero, la prendo sottobraccio e le dico “ Adesso tu riparti e vieni con me fino al traguardo!!!” E così è stato, vero Alessandra Guarino? Ci siamo fatte forza l’un l’altra fino all’arrivo.
Al traguardo
Un’emozione unica per me, seconde pari merito, troppo bello, 3,13 minuti di fatica e divertimento.
Andiamo insieme al ristoro , cocomero, melone e tanta frutta fresca…favoloso! Dieci minuti e taglia il traguardo anche Marco……aveva bucato la gomma dietro, ma è arrivato alla fine e super contento…possiamo andare a prendere la birra!
Davvero tanti complimenti agli organizzatori, l’ASD Treviso Marathon, con la collaborazione di Miane Bike Team e Pro Loco di Miane.
Ciao a tutti, vi aspetto alla Matta Corsa a Campogalliano il 2 ottobre, e … ragazze ho cambiato idea … state a casa anche l’anno prossimo!