I sorprendenti cavalieri di Urbania
Metti che decidi di correre un’ultima OCR prima delle vacanze estive, un po’ per gioco, un po’ per allenamento, e ti ritrovi a partecipare a una sfida per veri cavalieri
Sono stati oltre 200 gli atleti che domenica 16 luglio hanno raggiunto da tutta Italia, dalla Lombardia alla Sicilia, il Barco Ducale di Urbania (PU) per affrontare la Knight Race, la prima OCR delle Marche. Tra i competitivi uomini, è stato Diego Bondi di Urbania a vincere la tappa del calendario della Federazione Italiana OCR, chiudendo il percorso di 12 chilometri e 30 ostacoli in 1 ora e 12 minuti, mentre tra le donne Valentina Minelli di Gubbio in 1 ora e 51 minuti.
Gli organizzatori
Grande soddisfazione per la gara, organizzata dall’Unione Sportiva Dilettantistica Nuoto Montefeltro, con il patrocinio del Comune di Urbania, della Provincia di Pesaro-Urbino, della Regione Marche, dell’Alta Valle del Metauro e della Federazione Italiana OCR.
A colpire uno staff davvero giovane, con il coinvolgimento dei tanti ragazzi attivi nella Nuoto Montefeltro, che hanno dato il massimo contributo, soprattutto in termini di entusiasmo, alla riuscita della manifestazione, sostenuta anche dalle istituzioni locali.
La location
Spesso partecipare a una OCR significa anche scoprire angoli d’Italia davvero unici. Come il Barco Ducale di Urbania, a 1 km dal centro della città, fondato nel 1465 per volere del Duca Federico da Montefeltro come parco venatorio e luogo di ristoro spirituale e svago.
Il sito è collegato al Palazzo Ducale da un miglio di fiume che cavalieri e dame risalivano in barca e che i partecipanti alla Knight Race hanno in parte guadato lungo il percorso gara.
Particolamente suggestivo anche il passaggio degli atleti nel Museo di Storia dell’Agricoltura, allestito nei sotterranei del Palazzo Ducale, negli stessi luoghi che per secoli hanno ospitato le cantine utilizzate dai grandi proprietari terrieri locali.
La corsa
Trattandosi di una prima edizione, tra le principali soprese la qualità degli ostacoli in campo. Solo per fare un esempio, un’imponente Multi Rig ha atteso – e messo a dura prova – i partecipanti proprio in prossimità della finish line.
Ma lungo il percorso su terreno misto, con partenza e arrivo al Barco Ducale, gli atleti hanno dovuto affrontare anche altri impegnativi ostacoli artificiali, come l’arrampicata su corda, lo scavalcamento di muri di varie altezze, il superamento in sospensione di distanze con l’utilizzo di anelli e funi, prove di equilibrio e agilità. Il tutto realizzato interamente in legno per rispettare il contesto naturalistico.
Lungo il tracciato, caratterizzato anche dall’attraversamento del centro storico della cittadina e dei sotterranei del Palazzo Ducale, anche ostacoli naturali, come il guado del fiume Metauro e il trasporto di tronchi e pesi in aree boschive.
Destrezza, resistenza, forza e velocità le abilità messe in campo dai partecipanti per portare a termine la competizione, che ha da subito adottato il sistema dei tre braccialetti utilizzato nel Campionato Italiano OCR.
Sfida superata anche dagli atleti non competitivi impegnati su un doppio percorso, da 12 chilometri con 30 ostacoli o da 7 chilometri con 20 ostacoli.
Insomma, una gara da mettere in calendario per la prossima stagione OCR.