Ai piedi dell’ultrarunner bergamasco per la stagione 2019 i nuovi modelli Ultraventure e Terraventure 2 di Topo Athletic, dedicati al trail.
All’Orobie Ultra Trail ha conquistato solo l’ultimo dei suoi successi, registrando il record assoluto della gara da 140 km e 9500 metri di dislivello positivo in 23 ore e 14 minuti. Per Marco Zanchi, classe 1976, sarà una stagione di trail running ricca di sfide che affronterà supportato da Topo Athletic. L’ultrarunner bergamasco è il primo ambassador italiano del brand americano fondato nel 2013 da Tony Post e distribuito a livello nazionale dalla società Option.
Reduce dalla quarta convocazione in maglia azzurra per i Mondiali in Spagna, Zanchi correrà le competizioni 2019 con i nuovi modelli Ultraventure e Terraventure 2: “Ho conosciuto Topo Athletic grazie a test visti in rete ed entrando in contatto con i prodotti ne ho apprezzato subito la fattura e soprattutto la speciale forma brevettata, pensata per dare il giusto spazio alle dita dei piedi restando ben avvolgenti. Provando Ultraventure e Terraventure 2 ho avuto subito una bella impressione, il giusto compromesso tra comfort, ammortizzazione e grip, senza rinunciare alla stabilità d’appoggio. Così ho deciso di sposare il marchio per la prossima stagione. Insieme percorreremo tanti km tra le montagne”.
I successi di Zanchi nel trail running
Nelle origini di Marco Zanchi la passione per le due ruote, che lo ha portato nel 1998 ad approcciarsi alla corsa con l’obiettivo di perdere peso: “Mi sono reso conto di vivere circondato da montagne fantastiche e nel 2002, scoprendo il trail running, è stato amore a prima vetta! Negli anni successivi il mio fisico si è adattato sempre più a questo sport, anche grazie agli insegnamenti di grandi amici e campioni della disciplina. Trofeo Kima, SkyMarathon Sentiero 4 Luglio, Zegama-Aizkorri in Spagna, Dolomyths Skyrace, Monte Rosa SkyMarathon sono diventati appuntamenti per me immancabili, sempre nelle posizioni top, alternati allo scialpinismo invernale”.
Nel 2010 Marco Zanchi viene spinto da amici a partecipare alla Lavaredo Ultra Trail di 90 km, nella quale si piazza secondo assoluto e primo italiano. Da allora le ultra distanze sono diventate il suo stile di vita. Nel 2016 prova l’avventura Ultra-Trail World Tour partecipando a 4 gare in 3 continenti e ottenendo il settimo posto in classifica generale, attualmente unico italiano nella storica top ten del Campionato. Di quella stagione non dimenticherà mai l’emozione di aver concluso la mitica Diagonale des Fous, all’isola La Riunione, considerata la 100 miglia più dura al mondo, chiusa in 27 ore con un sesto posto.
Nel biennio 2012-2013 l’ultrarunner ha toccato la punta massima di km percorsi in una competizione con la famosa Tor Des Geants, 330 km e 25000 metri di dislivello positivo intorno ai gradi massicci della Valle d’Aosta portati a termine nel 2013 con un sesto posto in 80 ore. Nel 2015 ha vinto la prima edizione delle Orobie Ultra Trail, ripetendo l’impresa nel 2018.