Il 9 aprile si terrà a Olbia lo Shardana Challenge. Presentiamo qui le Nazionali OCR che andranno a competere nella gara a staffetta che vedrà sfidarsi Italia, Francia, Spagna e Repubblica Ceca. Abbiamo rivolto a ogni team le stesse domande.
Shardana Challenge, chi andrà a rappresentare l’Italia
- Sportivamente parlando, chi sei?
- Perchè sei stato scelto per rappresentare il tuo Paese?
- Correrai in team ma è la prima volta assoluta per una gara OCR, quale sarà la differenza?
- Con il team vi siete mai allenati insieme?
- Cosa ti aspetti dallo Shardana Challenge?
- Sarà la tua prima volta in Sardegna?
- Quale gara del Campionato Italiano ti piacerebbe correre di più e perchè?
Ilaria Paltrinieri
Ho 22 anni. Sono la prima donna italiana nel ranking della Spartan Race dal 2014 e terza nel ranking europeo 2016 a punti. Sono molto orgogliosa di rappresentare l’Italia. Credo che la differenza nel correre in team sia sapere che abbiamo una responsabilità rispetto agli altri compagni, non solo verso noi stessi. Allo stesso modo è molto più stimolante sapere che siamo una cosa sola, anche se renderà più difficile la competizione. Non ci siamo mai allenati insieme ma ci siamo sempre incontrati in occasione delle gare! Penso che la mia forza sia essere completa in molte abilità, nessuna in particolare, soprattutto per il mio passato da fondista. Il mio punto debole, invece, è il grip, sto cercando di migliorarmi ogni singolo giorno per affrontare il Campionato del Mondo. Penso che lo Shardana Challenge possa essere da stimolo per l’obstacle course racing in Italia e sarà grandioso partecipare a un evento così innovativo nel nostro Paese! Alcuni anni fa sono stata in Sardegna per prepare la mia stagione di skiroll. Che paradiso! Quest’anno correrò la maggior parte delle gare del Campionato Italiano.
Federica Poletti
Sono una studentessa nata a Borgomanero (No). Penso di essere stata scelta anche perchè orgogliosa di essere italiana e poter rappresentare il proprio Paese rappresenta certamente un’opportunità da cogliere. Da soli si è più forti ma insieme si va più lontano: essere un team ti rende più forte e più sicura perchè ci si può supportare a vicenda, condividendo gioie e dolori. Da questo Shardana Challenge mi aspetto una competizione dura ma sfidante, soprattutto grazie alla fantastica ambientazione, che ci permetterà di competere con gli altri Paesi, cercando di dare il nostro meglio.
Alessandro Coletta
32enne, laureato in Scienze Motorie e atleta a 360 gradi. Pratico diversi sport e sto per aprire un campo di allenamento OCR. Penso di essere stato scelto in Nazionale per i risultati ottenuti nelle gare OCR. Il nostro è uno sport tendenzialmente individuale, competere in squadra significa dare il massimo come singoli perché ogni secondo guadagnato lo è per tutta la squadra. Non abbiamo avuto modo di allenarci insieme. Mi ritengo un atleta completo, anche se il mio punto debole è la forza. Il mio pensiero é rivolto alla Federazione Italiana OCR perché è la mia prima convocazione in Nazionale e spero di essere all’altezza della sfida e dare un valido contributo ai colori che rappresento. Non è la prima volta che vado in Sardegna. Devo dire grazie allo Shardana Challenge perché ci ha dato l’opportunità di vestire la maglia azzurra. Nel 2017 parteciperò a tutto il Campionato Italiano.
Maurizio Vinci
Ho 25 anni e abito a Buonconvento (Si). Sono stato scelto per rappresentare il mio Paese perchè sono un ragazzo umile, determinato e sempre pronto a dare il massimo. La differenza di far parte di un team sta nel supporto che dovremmo darci l’uno con altro. Non mi sono mai allenato insieme al team. Il mio punto forte credo sia la resistenza, mentre il mio punto debole l’altezza. Si tratta della prima volta che vado in Sardegna. Lo Shardana Challenge sarà una bella gara e una bella esperienza. La mia gara preferita del Campionato Italiano è La Matta Corsa di Modena.
Federico Tonnicchi
Ho 32 anni. Da 3 anni gareggio in competizioni OCR. Penso di essere stato scelto perché è un onore per me rappresentare il mio Paese. Tanti sport nascono come individuali e con il tempo portano alla creazione di squadre. Il gruppo e l’aggregazione, soprattutto in situazioni difficili, rendono più forti e la vittoria di gruppo per me ha molto più valore della vittoria individuale. In team non ci siamo mai allenati, ma abbiamo gareggiato molte volte contro. Il mio punto forte è la corsa, mentre quello debole sono gli ostacoli in sospensione. Si tratta della mia prima volta in Sardegna. Sarà su lungomare in un bellissimo paesaggio con tanta gente, molti ostacoli sulla sabbia e sicuramente un tratto a nuoto in acqua. Del Campionato Italiano sono molto interessato all’Inferno Run, che presenta molti ostacoli simili alle OCR estere.