A parte che nel fango da piccini piaceva un pò a tutti sporcarsi, no? In fondo un pò di sano sudore e sporco, con la promessa che poi ci si possa dare una bella lavata non è che sia male…
Per esempio, alla ultima StrongManRun di Rovereto le donne erano quasi mille su 5mla partecipanti, e non mi pare fossero poche. Anzi ci tenevano a fare bene ed erano assai fra le prime file alla partenza.
In USA come vedete dai numeri in fondo alla pagina la metà dei partecipanti sono donne..
Aggiungo, se nessuno si offende, che c’è un notevole fascino che emerge dalle atlete o da coloro che si cimentano un una impresa che ha tendenzialmente il solo scopo di divertirsi e di superare i propri limiti o di misurare le proprie capacità.
Anche quelli della SpartanRace se ne stanno accorgendo e sui loro profili twitter e Instagram compare spesso l’hastag #beautyandthebeastmode che riunisce foto di partecipanti nella doppia veste di “persone normali” e “ricoperti di fango” o impegnati in qualche ostacolo. Molto interessante.
Particolarmente ben fatto e stimolante mi pare il post di makeupdelight che trovate qui e che vi cito sotto.
Notevole poi il video, (in italiano) curato e giustamente ironico. Montaggio poi veramente azzeccato.
Brava.
Se pensate che il blog di solito si occupa di trucchi e makeup…
Buona lettura
Sabato scorso ho partecipato alla mia prima MUD RUN (letteralmente “corsa nel fango”)! Devo ammettere che, quando ho deciso di iscrivermi, non ero del tutto consapevole di cosa fosse esattamente uno degli “sport” piu’ in crescita negli ultimi anni qui in USA (in tanti ormai si allenano e preparano per mesi in vista di queste gare). L’anno scorso, ad esempio, si sono svolte ben 150 MUD RUNS solo negli USA!
Mi sono presentata alla partenza con tutta la famiglia a fare il tifo per me. Mi sono sentita un po’ intimidita (nel mio completino nero con tanto di gonnellino e cappellino in pandan) quando ho visto tante facce piu’ o meno agguerrite, munite di pomata scura sotto agli occhi (in stile giocatore di football). Era troppo tardi per scappare quindi ho fatto il mio stretching, una preghiera e, accompagnata dal tifo estremo di Joseph, mi sono lanciata verso la partenza.
5.2 miglia (circa 8 km) di salite, discese, sabbia, fango, ostacoli e pit stop di ogni genere. L’adrenalina mi ha accompagnato per tutta la gara, spingendomi a non mollare e mantenere un buon ritmo. Ho superato tanti giovani apparentemente in ottima forma ma anche persone anziane e ragazzi in sovrappeso. Questa non e’ una gara PER UOMINI coi bicipiti scolpiti ma per TUTTI coloro che hanno voglia di sfidare le proprie capacita’, a qualsiasi eta’ e a qualsiasi peso!
Mi sono rinfrescata immergendomi in pozzanghere di fango (fa bene alla pelle, no?!), ho quasi perso i pantaloni facendo il passo del giaguaro e ho sbattuto la faccia mentre cercavo di saltare un muro…ma sono arrivata alla fine! Sono stata accolta da una signora di mezza eta’ che mi ha messo al collo una medaglia e, dopo avere mangiato mezzo chilo di bagels e quattro banane messe a disposizione dall’organizzazione (si! c’era anche la birra!), sono corsa dal mio “FAN CLUB” che mi ha festeggiata come se fossi BOLT dopo i 100 metri.
Il momento migliore e’ stato quando, dopo l’ultima “immersione” nel fango, ormai vicina al traguardo, ho sentito la voce di Joseph che mi chiamava. Mi sono girata (sperando di non spaventarlo) e l’ho visto agitarsi con un sorriso enorme accanto al papa’ e a Jacob (lui per nulla interessato alle imprese della mamma).
Un anno fa non avrei mai pensato di completare una gara del genere ma oggi posso dire che questa non sara’ l’ultima volta che sfido me stessa. Siamo DONNE. Siamo forti e toste!
Ecco i miei numeri!
n.361 su 1735 partecipanti
n.87 su 780 donne
n.31 (donne tra i 30 ed i 39 anni)
5.2 miglia in 55 minuti