Perché ce lo meritiamo. Punto.
Scherzo. In realtá non scherzo affatto ma permettimi di approfondire questo argomento.
La realtá delle obstacle race é sempre più diffusa e proporzionalmente alla crescita della fama di questo sport cresce anche il numero dei partecipanti.
Vediamo un po’ di numeri :
La Spartan Race vanta un boom di iscritti rispetto all’anno scorso e un record di presenze alla gara di Milano: più di 6000 iscritti.
L’Inferno crea numerosi seguaci con un incremento di iscritti del 57% tra Maggio 2015 e Maggio 2016.
E con l’introduzione delle tappe del Campionato Mud Run molte altre gare sono cresciute in termini di partecipanti come Farm Run, Scigamatt, La Matta Corsa …
E le donne che partecipano alle Obstacle Race sono sempre più numerose, talentuose e determinate.
Si perché il bello di queste gare é che le donne che partecipano non hanno niente da invidiare ai colleghi uomini in termini di grinta, capacitá atletiche e competitivitá.
E le classifiche confermano.
A paritá di partenza le donne si piazzano in classifica al pari di molti uomini e in certi casi anche prima.
E questo ci porta ad una considerazione per me fondamentale.
Abbiamo bisogno di una batteria di partenza femminile.
Perché?
Vediamolo in 4 punti :
- Per una questione logistica. Riduce il numero di persone che partono tutte insieme nella categoria Elite favorendo il fluire della gara e diminuendo il rischio di “traffico”che é motivo di insoddisfazione e infortuni nelle OCR Italiane.
- Permette agli uomini di non essere rallentati da colleghe donne. Perché succede. Perché é normale che accada ed é prevedibile soprattutto se le gare non sono organizzate pensando anche al fatto che ci saranno uomini e donne che partono insieme. E non va bene. Perché é giusto che gli uomini possano esprimersi al meglio delle proprie capacitá durante la gara.
- Permette alle donne di non essere rallentate da colleghi uomini . Su questo punto vorrei spendere due parole in più perché di solito quando si parla di “chi rallenta chi” si sottointende sempre che siano le donne a rallentare gli uomini. E la maggior parte delle volte é vero. Ma in molti altri casi é il contrario. Vi riporto episodi della realtá americana che sono applicabili anche in Italia.
La gara Battlefrog ha scelto di adottare la formula : Elite uomini e donne partono insieme. Battlefrog adotta questa formula per due ragioni principali : i loro terreni sono quasi sempre molto larghi e spaziosi, gli ostacoli sono numerosi, il sistema delle “Bands over burpees” screma i partecipanti e diluisce la gara. E infatti le donne appaiono in classifica giá nei top 5 overall.
Eppure nonostante questo capita durante la gara di essere rallentate da degli uomini in alcuni punti di gara più stretti o in alcuni ostacoli particolarmente difficili. - Permette alle donne di godersi la gara appieno potendo avere chiarezza durante la competizione sapendo esattamente a che posizione sono mentre corrono, avendo un punto di riferimento rispetto a chi é in testa e potendosi sfidare l’una con l’altra, testa a testa senza uomini di mezzo. Perché é ovvio che é molto più semplice e immediato sapere chi sono le tue avversarie sul campo se le puoi vedere in un paio di secondi invece di doverle individuare in mezzo a molti uomini che corrono insieme a te. Le gare in cui gareggio meglio sono proprio quelle dove posso essere sicura di chi ho davanti a me, chi ho dietro e quelle in cui posso “inseguire” chi é in testa o essere sicura di essere io quella davanti.
Spartan USA fa partire gli uomini elite alle 7:30 del mattino e le donne elite alle 7:45 . E la strategia adottata é decisamente vincente. Rispetto a quello che ho sperimentato in Italia alla mia ultima Spartan (se ti va di leggere trovi il link qui) penso francamente che sia NECESSARIO che qualcuno decida di fare il primo passo e cambiare questa realtá inserendo una wave tutta al femminile per la categoria Elite.
A questo punto non resta che vedere chi si prenderá la responsabilità di essere il Leader che cambierá le cose portando una novitá cosí grande nel mondo delle obstacle race in Italia.
essere LEADER significa prima di tutto AVERE CORAGGIO:
avere coraggio di prendere l’iniziativa e di continuare a farle, avere coraggio di portare avanti qualcosa, avere coraggio di prendere in mano la situazioni, avere coraggio di assumere controllo, aver coraggio di sbagliare, di fallire e essere criticato, avere il coraggio di incominciare da capo e soprattutto di AVERE IL CORAGGIO DI PENSARE IN MODO DIVERSO