Con gioia vi annunciamo che tra qualche giorno troverete su mudrun.it anche articoli di Serena Jura italiana in Florida e che ci racconterà con occhio attento e in esclusiva le OCR di oltreoceano
Vi presentiamo
SERENA JURA
La prime cose che colpiscono di Serena quando la incontri di persona sono :
- A 30 anni ha giá 3 figlie di cui una di 9 anni
- Il passaggio successivo é : 3 figlie e un fisico da fare invidia molte ventenni.
Vogliamo sapere i suoi segreti. La luce che si accende nei suoi occhi quando parla della sua vita e della sua passione. Le obstacle race.
Facciamo un passo indietro per capire questo passaggio: Serena é originaria di Torino, città dove ha studiato e vissuto finché non ha incontrato quello che oggi é suo marito, imprenditore e fondatore di Your Trainers Group, azienda di formazione internazionale, Luca Lorenzoni. Insieme, dopo l’arrivo della loro terza figlia, hanno deciso di trasferirsi a vivere negli States, in Florida a Sarasota. E qui é nata la passione bruciante per lo sport delle Obstacle Race. “A differenza di molti atleti in questo mondo, soprattutto negli Stati Uniti, dove questo sport ha un seguito enorme, io non provengo da nessun background sportivo. Non sono mai stata campionessa di corsa, nuoto, triathlon… ho sempre fatto sport in modo discontinuo e senza nessun obiettivo diverso dal divertimento“
E forse é proprio questa la sua forza. Perché vederla allenarsi e allenare le persone porta subito a pensare che faccia questo da tutta la vita. E invece la sua prima Spartan Race, la gara che ha dato inizio a tutto quanto é stata a febbraio 2015 al Tampa Stadium.
“Da quando é nata la mia terza figlia a Marzo 2013 ho iniziato ad allenarmi con costanza dedizione e impegno mai visti.Ho studiato tantissimo, sperimentato, provato e studiato ancora. Ho cambiato il mio fisico e la mia mente. E da quando ho iniziato é stato sempre un crescere. E una sera ricordo che ero a letto e cercavo su google : gare estreme. Ed é apparso un video sulla spartan race. Ho guardato il video e ho pensato : “penso di aver trovato quello che stavo cercando”. Mi sono iscritta senza pensarci due volte. Non mi sono preparata particolarmente per quella gara. Non avevo idea di quali fossero gli ostacoli, non avevo neanche cercato di capirci qualcosa su internet. Sono andata completamente alla cieca. Ho fallito la corda, non sapevo come scavalcare i muri da 8 e 10 piedi. Sono caduta allo ZWall. Ho fatto un numero incredibile di burpees ma sono arrivata alla fine con la faccia di chi é completamente e inesorabilmente “hooked”, conquistato. Assuefatto. E da quel giorno ho iniziato a fare sul serio.“
Il percorso
Da quel momento Serena non si é fermata più . Ha iniziato a inserire nel calendario gare su gare, senza limitarsi alle Spartan Race ma girando gli stati Uniti, con il loro RV (Recreational Vehicle, un mix tra camper e caravan, ndr), lei e suo marito hanno gareggiato in diversi Stati, con diverse compagnie di organizzazione di obstacle race tra cui Battlefrog, Savage Race, Spartan Race, Tough Mudder…. E alla sua seconda gara, con ancora una preparazione limitata Serena si é qualificata per i mondiali delle OCR World Championship. Un evento che riunisce atleti da tutto il mondo in una competizione all’ultimo ostacolo che l’anno scorso si é tenuta a Cincinnati, Ohio e l’anno prossimo verrà replicata in Canada, a Toronto.
Poi la prima gara nella categoria Elite durante una Spartan Super che le ha fatto guadagnare un 9° posto in classifica. Poi un 4° posto per soli 17 secondi dal terzo. E cosi tra una gara e l’altra, tra un allenamento al limite della pazzia (per chi non é abituato) e l’altro, questa ragazza italiana con un accento diverso dagli altri spicca subito nella categoria Elite durante le gare. E ora si allena da vera professionista da più di un anno.
Ogni giorno anche due volte al giorno. Trovando il tempo di lavorare come personal trainer online (per chi non la conosce la trova su Facebook come Serena Jura Official) e prendersi cura della propria famiglia. “Queste competizioni mi hanno resa una persona migliore. Ti trovi messo in circostanze assolutamente fuori dal normale, dal quotidiano e devi tirare fuori risorse dentro di te che non sapevi di avere. Devi necessariamente chiederti di più e soprattutto non accettare mai, per nessuna ragione al mondo, di mollare. Una cosa tra tutte ho imparato nei miei allenamenti e nelle gare. La testa va allenata tanto quanto il corpo. Devi allenarti a non accettare niente di meno che il meglio da te stesso. Devi essere disposto a mettere sul tavolo tutto quello che hai se vuoi avere successo. Senza raccontarti scuse. Essere un obstacle racer significa che sai bene cosa significa “andare in profondità dentro te stesso” e “fare i sacrifici necessari per raggiungere un obiettivo”.
Se leggi queste righe e non hai mai fatto una Obstacle Race ti stai perdendo un’esperienza che potrebbe cambiare la tua vita. Sì perché quando ti trovi a dover tirare fuori una parte di te stesso che non sapevi di avere, quando senti di dover cercare dentro di te una forza e una determinazione che non hai mai immaginato possibili allora capisci che non è soltanto una corsa nel fango.
Essere un Obstacle Racer
Essere un Obstacle racer significa essere quel tipo di atleta che lavora per essere veloce come uno sprinter ma resistente come un maratoneta. Forte come un bodybuilder ma agile come un ninja warrior. Significa essere uno che non molla mai. Che non importa che ostacolo ti trovi di fronte….troverai sempre il modo di superarlo. Perché hai imparato a chiederti sempre qualcosa in più. Significa non aver paura di sembrare diverso, folle, strano o fuori dall’ordinario perchè se hai scelto questo sport è perché non sei il tipo di persona che accetta l’ordinario.
Serena, prossimo obiettivo? “Una 24 ore. Voglio vedere fino a dove posso spingermi. E poi chissà …Una death race? Mai dire mai”