Abbiamo chiesto a Eugenio Bianchi, fresco vincitore della doppietta SUPER e SPRINT alla Spartan Race di Milano, di raccontarci la sua corsa Spartan Race South Wales (Galles)
Sabato 20 giugno si è corsa la Spartan Race in South Wales precisamente a Glanusk Park zona molto adatta ad una Mud Run, un bosco con sali e scendi da scalatori, piante tagliate da scavalcare sia salendo sia scendendo, belli anche i sentieri nel bosco dove sono stati sistemati vari ostacoli.
L’unica domanda che rimane senza risposta è: visto che c’era un bel fiume perché non lo hanno usato? Probabilmente si aspettavano acqua dal cielo…ebbene non ci crederete, a parte qualche sporadica gocciolina la giornata è stata arida e cosi la gara. Non avendo bagnato le parti dove ci sarebbe dovuto essere fango infatti non ci si sporcava neanche col vestito da sposa!
Tuttavia la durezza della gara non è stata messa in dubbio e tutto sommato la gara sprint è andata via liscia anche se parte degli ostacoli che ci si aspetta (almeno filo spinato e fango) non c’erano perché erano stati messi nella parte che si sarebbe fatta in più nella super del pomeriggio!
Alla fine porto a casa un secondo posto a pochi secondi dal primo per colpa di un errore di comprensione (e di sportività, ndr), cosa che mi fa più arrabbiare che perdere perché l’avversario è semplicemente più forte. Di fatto il giudice mi ha fatto rifare l’ostacolo, il muro orizzontale ma fatto a doppio angolo. Non avendo visto la terza parete io salto giù come un pirla e appena me ne accorgo (del pezzo che manca) col consenso del Giudice lo rifaccio ma per far vedere a tutti che non voglio una gara rubata BUTTO la lancia a terra all’ostacolo successivo (colpire un bersaglio con una lancia è uno degli ostacoli tipi di una Spartan Race, se non si prende il bersaglio si incorre nella penalità, ndr) subito dopo invece che lanciarla e faccio i miei 30 burpees!
Alla fine penso che ciò che è giusto è giusto. Evidentemente il vincitore è arrivato prima di me grazie al mio errore.
Comunque la mia dolce metà Ilaria Paltrinieri finisce terza a pochissimi secondi dalla seconda mentre la vittoria femminile è andata alla futura moglie del due volte campione del mondo (Spartan Race e OCR Championship) Jonathan Albon, anche lei ai vertici di questo ambiente a livello mondiale! (evidentemente le Mud Run favoriscono l’amore,ndr)
Quindi non abbiamo vinto ma un secondo e un terzo posto nel Wales valgono più di una vittoria in casa perchè qui in UK gli atleti corrono ogni settimana e di Spartan, OCR, Tough Guy e mud run in genere ce ne sono a valanghe, tutte toste e sempre più dure!
Se guardate le pagine degli atleti che abbiamo dovuto sfidare sembra che nella loro vita non facciano altro!
Il pomeriggio c’e stata la super e Ilaria che dopo una settimana non tanto in forma aveva già dato molto ha deciso di rinunciare. Il tempo peggiorava, inizia a piovere, tutti in linea, c’è anche Albon il campione del mondo, c’è quello che mi ha battuto prima (Adam Cracknell, ndr) e io ho il dente avvelenato e quando è cosi sono carico come una molla.
Si parte!
Arrivato a meta gara ero in quinta posizione a 20 secondi dalla testa, quasi non ci credevo dopo la sprint. Ad un certo punto un sacco in spalla, e io penso “sarà come il solito, un giro di qualche minuto” e invece sono ben 4 miglia col sacco in spalla!
Meta gara da fare con 25/30 kg addosso. Filo spinato, pannelli da saltare non potendo lanciare di là il sacco, filo spinato ancora, salite nel bosco, pannelli di nuovo. Insomma non finisce mai! Ve lo giuro! Di tutto questo la fatica più grande è stata vedere gente che mi superava col sacco rotto e quindi vuoto in mano. Alcuni con un residuo di un paio di kg forse mentre io reduce dai mondiali dello scorso anno dove per due sassolini in meno ho dovuto rifare tutto il giro mi sono chiesto cosa gli spettasse come penalità, e speravo non fossero solo 30 burpees!
Dopo 4/5 miglia arrivo quasi al deposito sacchi. Mi supera un altro senza sacco, ha solo il sacco in mano vuoto e corre. Arriviamo insieme al deposito, butta lo straccio e va! Io arrivo con il sacco pieno di terra e gli occhi pieni di sangue per lo sforzo e la rabbia. Che tristezza! Il volontario mi guarda e mi indica la strada per proseguire. Ho visto gente superarmi senza sacco senza la minima esitazione, correndo a tutta, liberi da ogni zavorra. Alcuni già dopo poche centinaia di metri!
Non sto ovviamente dicendo che sarei arrivato sul podio di sicuro ma che tutti coloro che non hanno fatto il loro dovere dovevano essere penalizzati! Hai rotto il sacco perché era fragile? Paghi…la regola era chiara…portare il sacco pieno da punto A a punto B !
Chiudo qua, alla fine un podio per uno è arrivato e di questo siamo contenti! Dedico tutti i risultati di questo fine settimana al mio amico francese Romain Claudon che proprio il 15 giugno ha perso la propria vita in bici.
Ora si aspetta la prossima che per me sarà la Green Energy Crazy Run a Rogeno poi si vedrà!