Pare che il mondo se ne sia finalmente accorto.
Le corse nel fango (chiamatele Mud Run, chiamatele Obstacle Races…) sono la tendenza dell’anno.
Noi, dal canto nostro, pensiamo che saranno la tendenza non solo del 2014 ma dei prossimi anni..
Come si fa a non rimanere affascinati da questo sport…bene, non vogliamo chiamarlo sport..chiamiamola disciplina. Insomma, è una passione più che semplice attività fisica.
Le Mud Run combinano, ormai lo sapete benissimo..anzi – ce lo insegnate voi 🙂 – il divertimento di una giornata con gli amici, ad una sana attività motoria all’aria aperta, al senso di sfida sprigionato dalla carica di difficoltà di ciascun ostacolo.
Sono un fenomeno talmente completo e talmente complesso da descrivere, che si potrebbero scrivere milioni di articoli senza mai arrivare ad esaurire l’argomento.
Sono una tendenza? Non sappiamo. Noi sappiamo che il successo di ciascun evento è dovuto sia agli spettatori che ai corridori.
Fin dal momento dell’iscrizione ciascuno dei futuri mudder sprigiona una fortissima carica di adrenalina che sarà impiegata in quell’unica opportunità di assurgere all’olimpo delle corse del fango, ovvero nei km che separano partenza ed arrivo.Ciascuno spinge il proprio limite sempre più oltre per testare forza e resistenza, caparbietà e solidarietà.
Già, perché nessun mudder è un’isola, nessuno potrà vivere al meglio l’esperienza chiudendosi in sè stesso: ogni evento dimostra come il gruppo di mudder si vada consolidando durante la corsa! Da semplici sconosciuti a veri e propri compagni di avventura con cui condividere emozioni, sforzo, divertimento. Legami che solo i mudder sanno di poter instaurare uno con l’altro, magari in attesa della prossima gara da correre insieme!
Insomma…ditecelo voi. Tendenza (come sostiene D di Repubblica) o meno, come si fa a non innamorarsi follemente di queste Mud Run??