INFERNO in città
La inferno City ha chiuso il Campionato Italiano e di fatto la stagione delle OCR in Italia
Il 2017 è stato un anno di novità per la diabolica corsa italiana. Già a Cenaia erano state introdotte delle novità sia per il Campionato sia per la corsa stessa. Per nostra fortuna il fenomeno delle OCR in Italia (e in Europa) sta crescendo velocemente e anche solo stare al passo è una vera corsa a ostacoli.
Per la prima volta INFERNO a maggio ha presentato due distanze (14 km e 5 km) mentre a ottobre ha diviso l’evento su due giorni modificando anche il format della corsa più corta ed è quest’ultimo che è stato forse apprezzato di più.
La corsa standard
Da questa corsa i partecipanti non sono certo rimasti delusi, 29 ostacoli su circa 9km di percorso. Un percorso sbilanciato nella prima parte con molta corsa e ostacoli radi e filanti, i mudder si sono ritrovati a uscire dall’ippodromo per poi correre verso il punto più lontano dove li aspettava un tappeto di controllo.
Circa sei chilometri con tredici ostacoli alcuni dei quali riservati ai non competitivi come Caronte (la piscina), Medusa o Paolo&Francesca.
L’esperienza più interessante per chi attraversa l’inferno è infatti quella della corsa non competitiva. Sono quelle le bolge dove il senso dell’aiuto reciproco, mutuo e tra sconosciuti acquista il vero valore.
Gli ultimi 3 chilometri erano quelli più difficili, gli ostacoli piu avvincenti, le novità e il fango. I nodi sarebbero venuti al pettine.
Il ConteUgolino che tanto facile sembrava nei video ha tagliato moltissimi braccialetti. Di fatto era un ostacolo da manuale. Semplice, sicuro e tecnico. Molti non conoscendo la tecnica per bloccare la corda tra i piedi (J hook, S hook o altro) non risucivano a darsi lo slancio necessario per passare da una cima all’altra o una volta sulla seconda mollava improvvidamente la prima, perdendo cosi lo swing necessario ad arrivare alla terza o alla campana.
Anche se era lo stesso di sempre stavolta il Limbo, il quarter pipe, ha mietuto meno vittime del solito, forse perchè non pioveva. In generale il percorso interno all’ippodromo ha visto svariati rovesciamenti di fronte sotto l’occhio di un buon numero di spettatori che hanno potuto apprezzare le gesta degli atleti competitivi e tutti gli sforzi e il divertimento dei non competitivi che superavano gli ostacoli.
La corsa corta da 3km
Tutto diverso per questa corsa e per l’esperienza che ne è derivata. Di fatto il percorso era da 3km con una ventina di ostacoli, gli stessi che il giorno precedente erano nell’arena più qualche altro ostacolo che è rientrato dal percorso lungo (ribaltamento pneumatici e assi di equilibrio) .
La corsa era quindi tiratissima, con due o trecento metri al massimo tra un ostacolo e l’altro. E quelli belli c’erano tutti, Limbo, Cocito, Giuda Iscariota, Conte Ugolino, i vari muri di legno, i trasporti…
Lodevole l’idea della partenza. Avendo tutti gli ostacoli sei linee di accesso la partenza, dei competitivi, con 6 atleti alla volta ha reso la sfida un vero testa a testa ed eliminato alla base il problema di code agli ostacoli.
Da ricordare la partecipazione del Team Mercedes, tutta un’azienda unita per superare ogni ostacolo, una squadra in grado di aiutarsi e costruire un vero spirito di gruppo. E sempre col sorriso.
In generale apprezzabile il livello di sicurezza degli ostacoli, non alti e protetti e divertenti.
Baby INFERNO
Ottima e davvero entusiasmante la partecipazione dei bambini alla Baby Inferno di domenica. Circa duecento “Piccoli Diavoli” si sono potuti misurare in un percorso creato ad hoc, supportati dagli istruttori della Federazione Italiana Obstacle Course Race e dai migliori atleti del Campionato per superare ogni ostacolo in sicurezza e col sorriso.
Le scarpe si sono bagnate cosi come i pantaloni ma la grinta che questi giovani diavoletti hanno dimostrato fa bene sperare per il futuro della disciplina. Probabilmente tra loro si annida il futuro campione del 2028 (anno olimpico)
La competizione
La sezione competitiva femminile da 9km ha visto trionfare Diana Hartan, che si aggiudica così anche il titolo del Campionato Italiano OCR. Stessa sorte, nella categoria maschile 9km, per il lombardo Stefano Colombo, già trionfatore della Inferno di Cenaia del maggio scorso e Campione Italiano OCR 2017. Al secondo posto, fra le donne, Silvia Boroni, terza classificata Giorgia Caracci (seconda in Campionato). Fra gli uomini secondo piazzamento per Luca Pescollderungg, terzo posto per Alessandro Coletta.
Per la 3km competitiva trionfa, per l’ennesima volta, Diana Hartan. Secondo posto per Sara Di Salvo, terzo posto Lara Ragusa. Fra gli uomini al primo posto Stefano Colombo seguito da Alessio Carmignani e Rigers Kadija del Team Inferno, secondo nel Campionato Italiano OCR
Squadre: sul gradino più altro del campionato italiano OCR (conclusosi con la tappa di Firenze) il team Inferno, vincitore anche di giornata, seguito al secondo posto da Ocr Team Italy. Terzo classificato Maximus Cross Run.
Il 2018
Sono state nel frattempo presentate le date del 2018.
Inferno City si sposta da ottobre a maggio e da Firenze a Milano, City del terzo millennio per eccellenza, e sarà quindi una inferno da bere il 5 e 6 maggio. La corsa all’Idroscalo promette tanta acqua e tanto divertimento.
La Inferno classica invece lascia Cenaia (che tanto fango addusse ai diavoli) e si sposta a Figline Valdarno provincia di Firenze per una due giorni infernale e molto mud, il 13 e 14 ottobre sarà un autunno caldo per voi poveri diavoli!
La grande novità poi appare la INFERNO SNOW sulla neve di Prato Nevoso. Sono solo 5km quelli del 18 marzo ma tutti sulla neve, salite e discese di una arzigogolata pista da fondo e una ventina di ostacoli. Aperta dai 13 anni in su e con tanta tanta neve.
E le Inferno Series
Ah, ci eravamo scordati le Inferno Series, la classifica tutta interna alle corse inferno che premierà i migliori diavoli del 2018. Non se ne sa molto ma qualcun già parla di medaglia.
Run Like Hell